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Il turismo sanitario
Prezzi vantaggiosi, ricerca di una qualità dei servizi superiore, indisponibilità delle cure e tempi troppo lenti delle liste d’attesa previste nel proprio paese d’origine, possibilità di abbinare alle prestazioni mediche/estetiche un soggiorno in un altro Stato. Sono i motivi principali che spiegano la crescita costante del turismo sanitario, cioè l’attività di viaggio e permanenza presso un paese estero per ottenere un’assistenza professionale relativa a diverse branche della medicina: check-up, screening, chirurgia per interventi urgenti, trapianti, servizi di odontoiatria, chirurgia plastica e cosmetica, trattamenti per la fertilità e la procreazione assistita e, infine, agopuntura, massaggi e bagni termali.
La storia
Una tipologia di turismo che ha radici lontane: basti pensare ai soggiorni nella antiche terme in epoca romana per curare e ritemprare lo spirito secondo il motto mens sana in corpore sano. Tuttavia è nell’800 che il fenomeno ha conosciuto una reale diffusione su scala mondiale grazie al miglioramento dei trasporti e al crescente benessere delle classi medie. Oggi il turismo medico può contare sullo sviluppo della Rete Internet, che permette di informarsi in maniera rapida ed esauriente, e sull’offerta di veri e propri pacchetti low cost che abbinano cure specialistiche in centri all’avanguardia e vacanze in luoghi da favola a prezzi molto vantaggiosi.
I Paesi di destinazione
I costi dei trattamenti sanitari in paesi con economie emergenti come India, Thailandia, Europa dell’Est o Sud Africa sono spesso più convenienti rispetto a quelli praticati nei paesi più ricchi. Spesso in questi paesi i pazienti vengono a contatto con strutture moderne che dispongono di personale altamente qualificato e tecnologie molto avanzate. Non è molto noto ad esempio che in Polonia e in Ungheria molti dentisti utilizzano alcune delle più sofisticate e indolori tecniche di anestesia per i pazienti. E che a Praga c’è uno dei più rinomati centri per la terapia protonica contro il cancro. O ancora, che il turismo termale attrae ogni anno milioni di visitatori in Italia.
La normativa
Nell’ambito del Vecchio Continente, è necessario ricordare che con la Direttiva europea 2011/24 del 9 marzo 2011 il Parlamento di Strasburgo e il Consiglio dell’Unione Europea hanno regolamentato il settore del turismo sanitario con l’obiettivo di permettere ai cittadini europei di curarsi liberamente in Stati diversi da quello di residenza con la stessa copertura sanitaria in base a determinate regole condivise a livello internazionale. Vediamo le più importanti.