I luoghi dove effettuiamo gli interventi di seleziona all’estero.
Vaginoplastica Pene-Peritoneale o PPV: questa tecnica innovativa combina la pelle del pene con il rivestimento peritoneale dell’addome per creare la vagina. Il peritoneo è una membrana sottile ed umida che riveste la cavità addominale.
Questa tecnica offre una buona profondità vaginale ed una lubrificazione naturale. Tuttavia, potrebbe non essere adatta a tutti gli individui, in particolare a coloro che hanno subito un intervento chirurgico addominale o soffrono di determinate condizioni mediche.
Questo tecnica è indicata per:
- pazienti con pene molto corto
- pazienti che hanno precedentemente subito un intervento di riassegnazione di genere e che necessitano di un canale vaginale più profondo e/o più largo
- pazienti che desiderano una lubrificazione naturale
- pazienti che desiderano un intervento menoinvasivo rispetto alla colonvaginoplastica
Confronto tra PPV e colonvaginoplastica
Un aspetto negativo della PPV è che, essendo una tecnica relativamente nuova, non ha risultati a lungo termine nelle donne transgender, tuttavia, è stata usata con successo per oltre 45 anni nelle donne cisgender, nota come tecnica Davydov che usa il peritoneo per creare canali vaginali. Non è quindi una novità per le ragazze cisgender, nate senza canale vaginale.
È importante notare che il primo anno di dilatazioni è cruciale nella PPV, inoltre non è adatta a persone con un pene corto, che hanno subito precedenti interventi chirurgici addominali e/o a pazienti con un grosso addome.
La colonvaginoplastica offre il canale vaginale più profondo, fra i 16 ed i19 cm contro i circa 14 cm della PPV.
Dopo una colonvaginoplastica i tempi di recupero sono più lenti poiché la dieta post intervento è ferrea per alcune settimane post-intervento in modo che l’apparato digerente guarisca e torni alle funzioni normali.
Con la tecnica PPV vi sono ancora dubbi sul risultato nel lungo termine in quanto i dati statistici, pur positivi, si limitano ad una decina di anni.
In base alle statistiche di questi 10 anni, il 60% delle pazienti che hanno subito una vaginoplastica pene-peritoneale possono sospendere le dilatazioni dopo il primo anno dall’intervento, il 40% deve invece continuarle anche se non assiduamente come con la tecnica ad inversione o scrotal graft.
Con la PPV la dilatazione iniziale può essere dolorosa: il processo di dilatazione iniziale nelle prime settimane dopo l’intervento può essere fastidioso o addirittura doloroso. È importante che i pazienti siano preparati a questo inconveniente e collaborino con il chirurgo per gestire qualsiasi dolore o fastidio.
Per questo tipo di intervento collaboriamo con cliniche in Serbia, Spagna e Thailandia
Il Portale del Turismo Medico assiste GRATUITAMENTE i propri pazienti:
- nella scelta della miglior clinica in base alle proprie esigenze
- nella prenotazione del soggiorno per la durata del periodo di degenza nella località scelta
- nella prenotazione di un transfer personalizzato da/per l’aeroporto (ci sarà qualcuno ad attendervi al vostro arrivo in aeroporto ed a riaccompagnarvi)
- nella prenotazione un transfer personalizzato da/per l’hotel (sarete accompagnati in hotel e venuti a prendere per le visite di controllo)
- nella traduzione in loco per la durata della vostra permanenza in clinica
- nelle procedure burocratiche presso l’ambasciata Italiana per l’emissione della lettera che vi servirà per le pratiche burocratiche
Nel caso lo necessitiate, Il Portale del Turismo Medico sarà lieto di fornirvi il recapito di uno Studio Legale specializzato nella prassi burocratica legata al cambio del sesso.
Il nostro personale è a vostra completa disposizione 24h24 prima, durante e dopo il vostro percorso fornendovi qualunque tipo di supporto e di assistenza.
L’intervento viene praticato in anestesia generale e dura circa 6 ore.
Durante l’intervento, un laparoscopio e diversi strumenti chirurgici vengono inseriti attraverso piccole incisioni di 5-8 mm praticate sull’addome. Questi strumenti consentono la dissezione dello spazio potenziale tra il tratto urinario inferiore (uretra, uretra prostatica e vescica) ed il retto. Questo spazio verrà utilizzato per la futura vagina. I lembi di peritoneo vengono essere tirati attraverso l’area tra l’uretra ed il retto per rivestire una porzione del canale vaginale. La parte superiore della vagina viene separata dal contenuto addominale chiudendo il rivestimento peritoneale a circa 15 cm dall’apertura vaginale. Il resto delle procedure di vaginoplastica (labioplastica, clitoroplastica, penectomia, orchiectomia, uretrectomia parziale e altre procedure associate) sono simili a quelle della tecnica di inversione del pene.
La paziente potrebbe manifestare sintomi di dispepsia/indigestione 1-2 settimane dopo l’intervento.
In poche settimane, la paziente potrebbe manifestare un temporaneo cambiamento delle abitudini intestinali, come un cambiamento nella frequenza della defecazione mucosa, stitichezza o mal di schiena.
Posizionamento nel letto: un posizionamento corretto sarà indicato per ridurre al minimo il gonfiore e favorire la guarigione.
Dilatazione vaginale: dopo qualche giorno dall’intervento, il personale infermieristico aiuterà il paziente con le dilatazioni che saranno necessarie per mantenere la profondità e la larghezza del canale vaginale
La dilatazione iniziale può essere dolorosa per alcune settimane a causa dell’ipersensibilità del peritoneo.
Se la dilatazione non viene mantenuta, la vagina può perdere rapidamente profondità.
Limitazioni delle attività: il paziente dovrà evitare attività faticose e rapporti sessuali per almeno 2 mesi per consentire una corretta guarigione. La paziente potrà dedicarsi ad attività leggere dopo tre settimane e potrà riprendere le normali attività quotidiane dopo 3 mesi.